Birdwatching d’autunno all’Isola d’Elba: un paradiso per gli amanti della natura

L’Isola d’Elba in autunno regala un volto diverso, lontano dalle spiagge affollate e dalle giornate roventi di agosto. Settembre e ottobre vestono la natura di tonalità calde, con il verde della macchia mediterranea che si mescola agli ocra e ai rossi delle foglie, mentre l’aria tersa rende ogni panorama ancora più nitido. È in questa stagione che l’isola si trasforma in un vero paradiso per gli amanti del birdwatching, offrendo l’occasione di osservare da vicino specie endemiche, rapaci e uccelli marini nel loro habitat naturale.

L’Elba selvaggia: tra mare, cielo e macchia mediterranea

Tra i sentieri che attraversano i boschi di leccio e le coste frastagliate a picco sul mare, si incontrano numerosi punti di osservazione privilegiati. Qui è possibile scorgere il volo elegante del falco pellegrino, che nidifica sulle scogliere, o quello maestoso della poiana, che plana sopra le colline alla ricerca di prede. Non mancano i più rari gabbiani corsi, riconoscibili dal becco rosso e dalla livrea bianca e grigia, spesso avvistabili lungo i tratti costieri meno battuti.

Tra le specie più affascinanti ci sono anche il martin pescatore, con il piumaggio iridescente che cattura la luce, e il corvo imperiale, signore dei cieli elbani, la cui voce roca riecheggia tra le falesie. In autunno, inoltre, l’Elba diventa tappa fondamentale per molte specie migratorie: nei cieli si possono osservare stormi di gruccioni in partenza, mentre nei canneti e lungo i corsi d’acqua fanno la loro comparsa aironi e garzette.

Difficili ma non impossibili

Tra gli avvistamenti più rari e gratificanti per un appassionato di birdwatching all’Isola d’Elba ci sono la pernice rossa e il marangone dal ciuffo. La pernice rossa, con il suo piumaggio bruno-rossastro e la caratteristica mascherina nera, predilige le zone collinari e i terreni rocciosi, dove si mimetizza perfettamente tra arbusti e sassi. Avvistarla richiede pazienza, silenzio e, spesso, le prime ore del mattino. Il marangone dal ciuffo, invece, è un cormorano marino dal becco affilato e dal piumaggio scuro, facilmente riconoscibile in inverno per il ciuffetto eretto sulla testa. Ama le scogliere isolate e le piccole isole disabitate al largo, dove si posa a riposare tra una sessione di pesca e l’altra. Riuscire a scorgerli entrambi in una stessa escursione è una piccola impresa, ma non impossibile per chi sa osservare con attenzione e muoversi nei luoghi giusti.

 

Dove osservare gli uccelli all’Elba

Uno dei luoghi più suggestivi per il birdwatching è la zona di Capoliveri, punto di partenza ideale anche per un tour in e-bike con Ones Bike Rental. Da qui si può pedalare verso il Monte Calamita, attraversando sentieri panoramici e aree minerarie dismesse, oggi tornate alla natura. Lungo il percorso, le vedute sul mare e sulla costa sud-orientale offrono ottime opportunità di avvistamento.

Un altro itinerario consigliato parte sempre da Capoliveri e segue la strada panoramica verso Punta Calamita, dove le scogliere verticali e il mare aperto creano un habitat perfetto per i rapaci marini. Nei pressi di Lacona, invece, le zone umide e le pinete costiere sono ideali per osservare specie migratorie e uccelli acquatici.

Un itinerario in bici per gli amanti della natura

Per un’esperienza completa si può seguire questo percorso:

  • Partenza: Capoliveri (sede Ones Isola d’Elba) 
  • Prima tappa: Monte Calamita, con soste nei punti panoramici per avvistare falchi e gabbiani corsi. 
  • Seconda tappa: Discesa verso Punta Calamita per osservare la costa e le scogliere. 
  • Terza tappa: Ritorno passando per Lacona, con una pausa nei pressi delle zone umide per scoprire aironi, garzette e anatre selvatiche.

Sapori e relax dopo il birdwatching

Dopo una giornata immersi nella natura, nulla batte una sosta nei ristoranti tipici di Capoliveri. Qui si possono gustare piatti a base di pesce fresco, zuppe di scorfano o il famoso cacciucco, accompagnati da un bicchiere di Aleatico dell’Elba.

L’autunno all’Isola d’Elba è un invito a rallentare e a guardare il paesaggio con occhi diversi: non solo spiagge e mare cristallino, ma un ecosistema ricco e affascinante che, in questa stagione, si svela a chi sa ascoltare il richiamo del vento e degli uccelli.

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